Diritti di cittadinanza: una campagna per conoscerli, sostenerli, difenderli

Parole che diventano suoni indistinti e soffocati. Idee, concetti e opinioni che non hanno un volto. Tutto a causa di un simbolico cappuccio bianco che avvolge completamente la testa di un uomo, impossibilitato a parlare, incapace di comunicare e ridotto, in sostanza, al silenzio da un velo, fatto di omertà, indifferenza, emarginazione.

È un’immagine forte quella scelta per la nuova campagna di comunicazione sui diritti di cittadinanza promossa dal network I diritti alzano la voce, formato da 24 organizzazioni del volontariato e del Terzo settore italiani.

Lo scopo dell’iniziativa è dimostrare che “Chi nega i diritti, cancella le persone”, richiamando l’attenzione dell’opinione pubblica sui diritti di cittadinanza, in particolare quelli sociali, che nel nostro Paese non trovano ancora sufficienti tutele da parte della legge né appoggio da parte della collettività.

L’impoverimento crescente, la solitudine che affligge molte persone anziane e disabili, l’emarginazione di chi è rinchiuso in carcere, le scarse tutele di cui soffrono molte donne madri e lavoratrici sono alcuni dei principali problemi che si vogliono denunciare.

A pesare negativamente - si legge nel loro appello - è soprattutto un approccio assai diffuso nel mondo politico, economico e nella stessa opinione pubblica che vede nei diritti e nella spesa sociale un lusso che non potremmo più permetterci”. I numeri richiamati per fotografare questa situazione sono impressionanti: entro il 2013 gli stanziamenti previsti dallo Stato italiano per affrontare le problematiche connesse ai diritti di cittadinanza arriveranno solo a 144 milioni di euro contro i 1.594 milioni del 2007. Il ridimensionamento sarebbe pari a un decimo nell’arco di soli sei anni: “Il fondo più importante, quello per le Politiche sociali, passerebbe da 1 miliardo a 45 milioni di euro. Il fondo Politiche per la famiglia da 220 milioni a 31". 

Contro questo stato di cose il network propone dal 2009 una riforma del welfare fondata su alcuni fondamentali principi etici e politici, come garantire a ogni persona un lavoro, l’istruzione, una casa e le cure mediche di base.

Sul sito è presente anche uno spazio chiamato La tua storia, dove si possono raccontare esperienze di violazione dei diritti vissute sulla propria pelle, per evitare di essere “cancellati” come persone.

Jennifer Zocchi