Una fattoria urbana e la rivoluzione alimentare possibile

Da un talento sportivo può nascere un progetto solidale. Lo dimostra Will Allen, ex giocatore di basket, e ora fondatore di una fattoria urbana che produce e consegna cibo genuino alle comunità disagiate della città di Milwaukee (USA).

Dopo una felice carriera sportiva, Will ha deciso di tornare all'attività dei suoi genitori, l'agricoltura, riutilizzando a tal scopo i terreni familiari alla periferia nord della cittadina del Wisconsin. La zona ha sempre sofferto di carenze strutturali e di servizi ed è abitata da famiglie indigenti e ragazzi disoccupati.

Dall'analisi del territorio è nato nel 1993 il progetto dell'ex campione: un'iniziativa di agricoltura sperimentale per far lavorare gli adolescenti locali nelle serre e coltivare cibo a sufficienza per risollevare la situazione alimentare dell'intera comunità. Dall'inaspettato successo del progetto pilota è nata l'associazione “Growing Power”.

Oggi l'organizzazione produce localmente ortofrutta e cibi genuini con metodi sostenibili e svolge contemporaneamente un'azione formativa iniziando giovani ed adulti alle attività agricole.

Il progetto di Allen supera il livello locale e si impegna nella creazione di un nuovo sistema alimentare equo e sostenibile, con più fattorie dislocate sul territorio americano. La produzione di cibo della "Growing Power", oltre a tutelare la giustizia alimentare e sociale, aiuta a ridurre le emissioni di gas serra e a salvaguardare il pianeta.

Il modello è largamente studiato: nel 2010 Allen è stato citato dal TIME tra le 100 persone più influenti del mondo e lo scorso ottobre 2011 la first lady Michelle Obama si è recata in visita alla fattoria urbana di Chicago.

L'operato quotidiano di Will è totalmente ispirato ai principi di giustizia alimentare e alla realizzazione della cosiddetta "Good Food Revolution":  "Tutti, indipendentemente dal reddito, devono avere accesso a cibi freschi, genuini, sani e coltivati in modo naturale” - ha spiegato - “Ogni decisione che prendiamo incide sulla giustizia sociale e alimentare”.

“Credo che abbiamo raggiunto una fase che si può definire rivoluzione alimentare -  conclude - “I tempi sono maturi per favorire un sistema alimentare in grado di produrre cibo a livello locale e in modo sostenibile”. 

Giorgia Li Vigni