La cultura Kaffir

Gli storici affermano che i Kaffir dello Sri Lanka furono deportati dall'Africa Orientale dai portoghesi, intorno al 1500, e in seguito ne arrivarono molto altri tramite gli altri colonizzatori dello Sri Lanka.
"La cultura Kaffir" è un video che descrive la vita di una delle ultime comunità Kaffir e la forza che impiegano nel cercare di mantenere viva la loro cultura, a fronte della loro dispersione nel territorio dello Sri Lanka.

Autore: 
Autore:Kannan Arunasalam
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Sottotitoli:
Nonostante l'espressione "Kaffir" sia stata usata come dispregiativo nei confronti delle persone di origine africana,
i Kaffirs dello Sri Lanka la usano per descrivere se stessi.
La cultura Kaffir
Quando sono arrivato mi hanno comunicato che c'era stato il sold-out dello spettacolo,
ma sono riuscito ad avere i biglietti,
perchè ho insistito con l'uomo fuori dalla porta del locale.
Solo la mia disperazione lo ha convinto a lasciarmi entrare.
All'interno del locale ogni persona era stata ipnotizzata dal gruppo.
Loro si chiamano " I Kaffirs".
I Kaffirs sono un'antica comunità, ormai dimenticata, dello Sri Lanka.
Sono originari dell'Africa Orientale, ma nel corso delle generazioni si sono uniti in matrimonio con i Tamil e Sinhala dello Sri Lanka.
E ora sono veramente in molti.
La recente scoperta della loro tradizione musicale,
ha reso i Kaffirs enormemente popolari,
nonostante la loro totale integrazione e dispersione nel territorio dello Sri Lanka.
c'è qualcosa che mi spinge a voler scoprire e rivivere la loro cultura;
Voglio conoscere la loro storia.
Viaggio per tre ore verso il villaggio Celyon Badia nel Nord-est dello Sri Lanka,
per visitare una delle ultime fortezze esistenti delle comunità Kaffir.
Sono venute solo poche donne ad accogliermi.
Sono stato rapito dai loro sorrisi.
Una delle donne si chiama Denisia,
ha 82 anni ed è tra le più anziane della comunità Shinkin.
Le ho chiesto di raccontarmi delle sue origini,
ma le sue memorie,
come quelle di molte persone anziane Kaffir,
sono ormai frammentarie.
Non conosciamo tanti segreti della nostra storia,
oltre a quelli che ci hanno raccontato i nostri genitori.
Siamo nati qui in Sri Lanka, ma ci hanno detto che nostro padre è nato in Africa
Erano dei soldati e gli inglesi li hanno trasferiti.
I nostri padri e i nostri nonni sono stati portati via dall'Africa,
per proteggere lo Sri Lanka.
Gli storici affermano che i Kaffir iniziarono ad arrivare in Sri Lanka
dalle regioni orientali dell'Africa, intorno al quindicesimo secolo,
furono deportati dai portoghesi e in seguito anche tramite gli altri colonizzatori dello Sri Lanka.
La maggior parte delle famiglie credono che
discendano dalla dinastia degli schiavi deportati dai portoghesi e dagli inglesi nel 1870.
Denisia è una delle poche donne che riesce ancora a parlare con chiarezza,
ma ha paura che la sua lingua non sia comprensibile.
Inizialmente ci sentivamo in imbarazzo,
nell'imparare questa nuova lingua,
ma ora siamo molto curiosi di studiarla.
Nonostante la nostra vecchiaia,
ci viene naturale parlare in Tamil e in Sinhala.
A volte ci scordiamo anche che stiamo parlando in una lingua diversa.
La musica Kaffir è ormai molto popolare,
e le esibizioni di gruppo aiutano queste persone a rimanere unite come una tribù.
Sharin è la madre di due bambini,
è una delle prime donne che ho incontrato.
Quando si viene accettati dalla comunità,
quel senso di fedeltà e di solidarietà con il gruppo
è sempre più forte e vivo.
Specialmente nelle amicizie che nascono a scuola.
Oggi, rispetto al passato, esiste un senso di consapevolezza
e di accettazione più forte,
non solo in Sri Lanka, ma in tutto il mondo.
Questo è possibile anche grazie alle informazioni che riceviamo da internet e dai giornali.
Ma la diffusione delle tradizioni dei Kaffir nel mondo,
ha anche dei lati negativi.
A volte vengono trattati dai media come gli animali esotici all'interno degli zoo,
questo è il motivo per cui Sharin, come altre donne, è molto diffidente verso gli estranei come me.
I produttori televisivi ci chiamano per girare dei live show,
Ci forniscono i mezzi per
trasportarci nelle loro sedi lavorative.
Quando arrivano, ci fanno ogni tipo di promessa:
ad esempio che ci pagheranno ogni nostra richiesta,
ma quando accettiamo, loro ci danno solo del cibo.
Ci chiedono i numeri di telefono e dei conti in banca
promettendoci di inviare del denaro,
ma non ci sono mai state delle perso.e
che hanno mantenuto queste promesse
Sharin è ottimista perchè crede
nella forza che la musica Kaffir trasmette.
E' una delle poche tradizioni che rimane ancora forte nella tribù
Siamo sempre felici quando i più piccoli
si uniscono alle nostre danze.
Esprimono le parole "acqua" o "bibita",
"vieni" e "vai" nella nostra lingua.
A loro modo si uniscono a noi con il ritmo delle mani e dei canti.
Non parliamo la lingua in maniera semplice,
come in passato,
per cui non è facile per i bambini imparare subito le parole.
C'è un racconto quasi dimenticato su queste persone,
se i film di Hollywood sono caratterizzati dagli indigeni americani,
qui in Sri Lanka i Kaffir sono il ritratto di persone semplici e sorridenti
e rappresentano l'insieme delle tradizioni, dei canti e dei balli di diverse generazioni.
Dopo una grandissima richiesta,
i Kaffir si esibiscono di nuovo al Colombus Boffi Caffe.
Questa volta ho un posto in prima fila.
Prima che il gruppo salga sul palco,
c'è una prova generale dello spettacolo.
Poi il gruppo inizia a cantare le "magnas", termine che usano per definire i loro canti.
Devo essere onesto,
credo che i Kaffir siano ancora poco valorizzati,
confinandoli ad essere una minoranza della società.
Ma la loro bravura e popolarità,
rappresentano molto di più che una curiosità passeggera.
La cultura popolare ha la possibilità di assimilare qualcosa di originale.
A tutte le persone presenti stasera è chiaro che
questo ritmo travolgente coinvolge le persone a ballare,
assorbendo totalmente le loro energie.
Queste persone lo trovano confortante.
Proprio in questi momenti riesci a credere che
la cultura dei Kaffir animerà in eterno la terra dello Sri Lanka.