"Questo è il mio normale"

"Questo è il mio normale" è un documentario che mette in luce due questioni primarie: Cos'è la povertà? e Cos'è la normalità?

A queste domande è possibile rispondere con le storie e le immagini che ritraggono gli slum di Nairobi, in Kenya.
Il film si concentra in particolare sulla gente della valle di Mathare - una zona di questa terra viene spesso chiamata come " La valle dimenticata".

La valle di Mathare è un luogo in cui la fornitura di acqua locale (il fiume) si è trasformato in una zona di rifiuti delle baraccopoli, un terreno di spazzatura dove giocano i più giovani.
La valle dipende dall'acqua, che è il bene più pericoloso degli slum, perchè minaccia i bambini e le case di innalzarsi durante una stagione delle piogge prematura.
E mentre le case, la disoccupazione, e le preoccupazioni per la salute sono l'incarnazione dei problemi della povertà (globale), è sopratutto la "forma mentis" che rappresenta il più grave dei problemi.
La realtà è che l'acqua sporca, i salari bassi, e le cattive condizioni di salute sono semplicemente "normalità" per i bassifondi di Nairobi. Purtroppo, questo modo di vivere è diventato accettabile.
Questo "accettabile" è il più grande ostacolo da superare.
Anche se è il processo per il cambiamento è duro e lungo, quelli che hanno partecipato ad aiutare l'Africa per ripensare alla definizione di "normalità", hanno sperimentato la disperazione, in mezzo alla speranza. E' un'idea. Un'idea che " vale la pena di diffondere".

 

Autore: 
Autore: LIAINT.ORG
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Sottotitoli:

Il termine povertà,
usato nel contesto degli slum,
ha un significato molto relativo.
Bisogna considerare le condizioni di vita che
portano alla povertà;
Lo stato psicologico in cui vivono le persone povere,
non è ancora ben chiaro a tutti.
La popolazione non era preparata.
Nairobi era stata immaginata
come una città che potesse ospitare quattromila persone,
mentre oggi si contano 4 milioni di abitanti.
Credo che ci sia un enorme differenza tra la gente ricca e i poveri.
Dato che siamo poveri e necessitiamo di un lavoro,
dobbiamo lavorare per i ricchi.
Devo farmi forza, non posso smettere di lottare,
perchè ho una famiglia, di cui prendermi cura.
La mia convinzione è che tutti dobbiamo agire
e fare qualcosa per aiutare i poveri.