Viaggio in Ghana: gioie e dolori della scuola

Al ritorno da un viaggio in Ghana le emozioni sono sempre tante e sempre difficili da descrivere.
È nel nostro modo di operare, realizzare viaggi di monitoraggio per i progetti attivi per verificarne l'andamento e prendere personalmente visione della situazione sul territorio, controllando che le donazioni vengano effettivamente utilizzate per come è stato programmato e predisposto. E così a metà ottobre è iniziato un nuovo “tour” per le varie sedi da noi supportate nel paese africano.

La tappa più impegnativa (e sicuramente per noi più disagiata) è sempre quella del villaggio di Akwidaa. Vedere i bimbi nelle loro camicine arancioni mentre si avvicinano alla scuola, ripaga però di tutte le scomodità e i disagi, a cui si è costretti nel compiere il nostro itinerario.

Il gruppo di bambini inseriti nel programma non avrebbe avuto altrimenti alcuna possibilità di iniziare il proprio percorso scolastico. Molti di loro sarebbero certamente stati costretti ad impegnarsi per procurarsi il cibo invece che frequentare le lezioni.

Ai bambini che seguiamo, grazie al contributo mensile di un'azienda, invece, riusciamo a garantire anche il pasto quotidiano. Cosa che è di grande incentivo anche per le loro famiglie, che, vengono in questo modo sollevate dal pensiero di doverli mantenere.

È nostro desiderio aumentare ulteriormente il numero dei bambini che riusciamo attualmente a sostenere nel loro percorso scolastico.  Per questo, tramite un operatore del Social Welfare Department stiamo conducendo un'indagine sociale in modo da selezionare altri bimbi da avviare agli studi

Le necessità in ambito educativo sono davvero tante. Mancano aule, materiale scolastico e alloggi che possano ospitare gli insegnanti provenienti dalla città, poiché non vi sono docenti preparati nelle zone circostanti. Attualmente vi è una media di circa 80 bambini per aula. Spesso, a causa del sovraffollamento delle classi, gli insegnanti sono costretti a bocciare i bambini già all'asilo per evitare di riempire ulteriormente le classi dei livelli di istruzione successivi. Per cui ci sono ragazzini anche di dieci anni o più che continuano il loro percorso scolastico tra i bimbi più piccoli.

L'istruzione è certamente uno degli elementi indispensabili per il raggiungimento dell'autonomia di un territorio. Ed è per questo che stiamo puntando davvero tanto sul progetto di scolarizzazione di una realtà poverissima come quella di Akwidaa, nella speranza che i figli di questa terra possano contribuire, in un futuro non troppo lontano, a risollevarla.
Durante questo ultimo viaggio abbiamo dunque  effettuato acquisti per la scuola, per migliorare anche la qualità dell'istruzione: altri 6 computer, uno stabilizzatore di corrente, 2 pen drive, una fotocamera digitale.

Dal sopralluogo fatto sul territorio è emerso, inoltre, che c'è già una struttura cui manca il tetto e che basterebbe ristrutturare e dotare dei materiali scolastici. Stiamo dunque provvedendo a cercare i finanziamenti necessari: sarebbe una gioia davvero grande riuscire a creare un ambiente educativo più accogliente per i bimbi del villaggio!

Continua...

Giorgia Mancini