Darius e la forza della speranza

A vederlo oggi, paffuto e sorridente non si direbbe che è lui lo stesso bimbo che solo due anni fa affrontava una durissima battaglia per la vita.

Darius è per noi un piccolo grande miracolo. È quello che potremmo definire quasi un evento spartiacque nella storia dell'associazione: c'è un prima e un dopo Darius nella storia di Aidworld. È quell'esperienza che ti porti dietro tutta la vita e che rende i giorni che verranno dopo, diversi da tutti quelli vissuti prima. La sua vicenda rappresenta ancora oggi una delle motivazioni che ci spinge a proseguire nel nostro impegno.
Ma andiamo con ordine....

l caso di Darius ci viene segnalato dal Centro Speranza di Timisoara per la gravità della sua patologia: un tumore cerebrale. Anche la sua situazione familiare non è semplice: al suo fianco ha solo l'amore e la devozione del papà, perché la mamma lo ha abbandonato all'età di due anni e i parenti più prossimi non vivono a Timisoara.

Insieme al padre, Darius, che ha solo sei anni, arriva in Italia nel mese di dicembre del 2008,  e viene ricoverato d’urgenza in un ospedale di Roma, dove viene sottoposto a ben 14 delicati interventi chirurgici. Il decorso post-operatorio è sempre a dir poco travagliato: il coma vissuto in seguito ad una emorragia cerebrale, e poi operazioni su operazioni, ogni volta per cercare di limitare danni che sembrano irreversibili, ogni volta giocandosi il tutto per tutto, per non lasciarlo andare. Piccoli movimenti o sorrisi, appena accennati o semplicemente intuiti per la volontà di leggerli sul suo viso, ogni volta danno nuova speranza, ogni volta incoraggiano ad andare avanti, a non credere che sia finita.

Poi, finalmente, la bella sorpresa: Darius capisce e reagisce agli stimoli. Se ne accorge il papà. Se ne accorgono i volontari di Aidworld che in ospedale gli stanno sempre vicino, costantemente lì accanto al piccolo e a suo padre, giorno e notte, a disperarsi, piangere e sorridere per lui e con lui.
E la sua forza, nonostante i momenti di crisi e il continuo rischio di non farcela, è diventata un esempio per tutti. Rappresenta per noi la testardaggine e l'amore per la vita... e il coraggio di provarci comunque, continuando a sperare malgrado tutto.

Dopo la lunga permanenza nel policlinico, inizia per Darius un lungo percorso di riabilitazione  nell'ospedale pediatrico della Capitale.
Le sue condizioni vanno progressivamente migliorando. Con la capacità di ripresa che hanno solo i bambini, assistiamo giorno dopo giorno ai suoi piccoli grandi progressi: è vigile, mangia, “parlotta” e sorride, tanto... soprattutto quando è in compagnia!

Il 23 giugno 2010, dopo 18 mesi, Darius è tornato a casa, a Timisoara, dove continuerà le terapie. I suoi problemi di salute infatti non si sono risolti del tutto. Anche in Romania però, Aidworld continua a stargli vicino: è in atto a suo nome una adozione collettiva, più donatori che unendo le forze riescono a sostenere economicamente le spese per il suo mantenimento e le sue cure. Abbiamo così potuto provvedere al miglioramento delle condizioni di vita del bimbo nel suo paese, rendendo più confortevole la sua abitazione, che è stata risistemata, dotata di una stanza in più per lui e di una stufa. Continuiamo inoltre a coprire i costi delle sue spese mediche e alimentari e, visto il forte legame creatosi, quest’anno, nel mese di luglio, si è resa doverosa una visita a sorpresa per il giorno del suo compleanno, con conseguente consegna di regali!

In fondo è il minimo che si possa fare per una piccola forza della natura che ha insegnato a noi tutti il valore della vita e dimostrato il potere terapeutico della speranza!|

Giorgia Mancini