Fashion 4 Development: la moda al servizio dei paesi più poveri

Le Nazioni Unite hanno ora un partner eccezionale per trasformare anche il mondo della moda in uno strumento di pace. E' nata Fashion 4 Development, il progetto internazionale di cooperazione del fashion business con diplomatici, società civile, media e ong per migliorare le condizioni dei soggetti più deboli, in particolare donne e bambini.

Firmataria dell'accordo, e ambasciatrice d'eccezione, Franca Sozzani, direttore di una delle più prestigiose riviste di moda italiane, che si farà ora portavoce e attiva promotrice dell'iniziativa tra i colleghi giornalisti di moda e stilisti.

Fashion 4 Development si occuperà di provvedere all'esportazione dei prodotti di moda locale nel mondo. Si vuole così sviluppare l'economia dei paesi coinvolti, legittimare il lavoro delle donne (numerose nel settore) e promuovere la parità dei sessi. 

La campagna mira a raggiungere circa 16 milioni di persone, inserendosi nelle attività per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. Uno degli otto Millennium Goals delle Nazioni Unite è infatti quello di fornire autonomia alle donne, obiettivo che si può raggiungere semplicemente offrendo loro la possibilità di lavorare.

Fashion 4 Development si impegna anche a combattere le malattie nel mondo sostenendo Every Woman Every Child: un progetto globale e unico nel suo genere guidato dal Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon per migliorare le condizioni di salute di donne e bambini. 

"La creazione di un legame tra la moda e lo sviluppo può essere la chiave per la crescita sostenibile", dichiara Franca Sozzani: "L'obiettivo è quello di creare più posti possibili di lavoro locali, un maggior benessere per le popolazioni e dare loro la dignità che meritano".

Giorgia Li Vigni