Digital divide addio? Presto il grande divario tecnologico che aggrava la situazione di svantaggio di molti paesi in via di sviluppo potrebbe essere superato.
La rete FabFi, infatti, garantisce già oggi l'accesso ad Internet in molti paesi del sud del mondo. La sua portata innovativa non sta solo nell'aver portato nella rete intere aree un tempo isolate quali Afghanistan e Kenya, ma anche nell'essere interamente costruita con materiali di scarto.
I rifiuti vengono, in altre parole, riciclati a formare un network wireless per la connessione a Internet.
Tutt'altro che improvvisata, la rete FabFi è frutto del lavoro di ingegneri altamente qualificati della Fab Academy in sinergia con le migliori menti del MIT - Massachussets Institute of Technology.
Il progetto nasce nel gennaio 2009 a Jalalabad (Afghanistan) quando i tecnici del FabLab dimostrarono le possibilità del sistema FabFi di portare una connessione veloce a villaggi, ospedali, università e sedi di organizzazioni non governative della provincia. Il network così concepito, per altro low cost e locally-produced, è stato facilmente copiato ed esportato dalle comunità circostanti. Dopo un mese di intenso lavoro, i tecnici di FabLab hanno visto realizzato il loro lavoro: una rete di 2.41 miglia che trasmette con un potenziale di 11.5 Mbps.
Nell'estate 2010, il team di Fab ha ulteriormente dimostrato come FabFi potesse essere al tempo stesso affidabile e eco-sostenibile. Il progetto è stato così esportato in Kenya dove, nell'arco di sei mesi, i tecnici di FabLab hanno realizzato un network fondato su 3 siti piloti, con l'obiettivo di coprire l'intero territorio nell'arco di un anno. Il feedback dalla popolazione locale oggi è assolutamente positivo: gli operatori kenyani coinvolti costruiscono relazioni personali con gli abitanti in rete offrendo spesso servizi tecnici che vanno ben oltre la semplice assistenza al FabFi.
Gli schemi per la realizzazione dei componenti FabFi sono open source e tutto il lavoro è ispirato alla sua attuabilità nei paesi del cosidetto "Sud del mondo". In particolare, la rete FabFi risponde anche ad un'altra necessità: la possibilità di garantire una connessione a Internet anche nei casi di censura o oscuramento da parte dei i governi.
Internet nel sud del mondo: da oggi più democratico, sicuro e sostenibile
Giorgia Li Vigni