Kenya, arriva il pacchetto anti Aids che salva i bambini alla nascita

L'obiettivo. Prevenire il contagio dell’Hiv tra madre e figlio e far nascere bambini sani anche se le madri hanno contratto il virus. È questo il fine del Mother Baby Pack, il pacchetto presentato lo scorso 29 ottobre in Kenya dal direttore dellUnicef Anthony Lake. Si tratta di un mix di farmaci antiretrovirali e antibiotici che le donne possono assumere in completa autonomia, senza andare nelle strutture sanitarie. La somministrazione partirà in via sperimentale nelle province di Ryanza e Rift Valley, con lo scopo di azzerare la presenza dell’Aids pediatrico entro il 2013.

Maisha vuol dire vita. Il Mother Baby Pack rientra in una iniziativa governativa denominata Maisha, che combina interventi e forniture mediche. “Maisha in swahili significa vita, e  penso che non ci sia parola migliore per descrivere un programma che ha la potenzialità di salvare così tante vite - ha commentato Lake - L’iniziativa Maisha è un passo fondamentale verso il raggiungimento del nostro comune obiettivo di eliminare la trasmissione da madre a figlio dell’Hiv in Kenya”.

Il direttore dell’Unicef ha poi sottolineato l’impegno profuso dal governo kenyota per migliorare la qualità dei servizi di prevenzione della trasmissione del virus da madre a figlio. Questo tipo di prestazioni sono infatti disponibili oggi in 4.000 dei 4.500 centri per le cure prenatali del paese.

I numeri. Nonostante la diffusione delle prestazioni, a beneficiare dei farmaci per la prevenzione del contagio sono state nel 2009 solo 58.600 gestanti sieropositive. La strada da percorrere per raggiungere uno degli Obiettivi del millennio è dunque ancora lunga, soprattutto se si considera che nel 2008 le donne sopra i 15 anni affette da Hiv erano un numero compreso tra 90.0000 e 1.100.000 (dati dell'Unaids, Joint United Nations Programme on HIV and AIDS).

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