Un centinaio di persone si sono radunate il primo dell’anno in piazza della Repubblica a Roma per manifestare contro le lungaggini burocratiche per il rilascio e per il rinnovo dei permessi di soggiorno. Leader della manifestazione Gaoussou Outtarà, membro della Giunta di Radicali Italiani che, da diverse settimane, è in sciopero della fame assieme ad altri 300 immigrati per chiedere allo Stato italiano di rispettare le sue leggi.
"Il testo unico dell’immigrazione prevede che in 20 giorni lo Stato debba rinnovare o rilasciare il permesso di soggiorno, mentre oggi sono più di 500.000 le persone che aspettano da 8 a 15 mesi il rinnovo di un permesso che già avevano. Questo comporta delle limitazioni di diritto", ha affermato Mario Staderini, Segretario Radicali Italiani.
Tra i cori “regolari siamo noi, illegali siete voi…”, si distribuiscono appelli per il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e per il ministro delle Pari opportunità, Mara Carfagna, chiamati a dare sostegno alle istanze avanzate nella lettera presentata al ministro dell’Interno Roberto Maroni da Outtarà e Staderi il giorno della manifestazione.
Attraverso la missiva si richiedono a Maroni il rispetto della legge italiana, un piano di smaltimento degli arretrati, la possibilità di uscire dal nostro Paese e una campagna informativa per divulgare che coloro che si trovano in stato di attesa del rinnovo del permesso hanno comunque il diritto di lavorare e avere una casa.
A protestare in Piazza della Repubblica anche il Presidente del Partito Radicale, Sergio Stanzani, che nonostante i suoi 87 anni ha sposato la causa del digiuno: "Noi abbiamo bisogno di loro - ha detto - ma come possiamo pretendere che rispettino le nostre leggi se noi per primi continuiamo a fare strame del diritto e della legge in Italia".