Nel mese di aprile, per la seconda volta dall'inizio del programma di scolarizzazione nel villaggio di Akwidaa, un nuovo viaggio in Ghana ci ha consentito di verificare personalmente le attività in corso, e di porre le basi per nuove iniziative.
L'intervallo di tempo tra un viaggio e un altro non lascia sbiadire le sensazioni, le immagini, le emozioni che suscita il contatto con una realtà tanto differente dalla nostra.
E ogni volta c'è qualcosa in più da registrare per i nostri cinque sensi: nuovi scorci in cui perdersi, nuovi canti, sorrisi di bimbi diversi e tante nuove storie.
Ad Akwidaa stavolta ce ne sono tante positive di storie. Il programma di scolarizzazione per i bimbi del villaggio è iniziato pochi mesi fa grazie al sostegno della Prime srl (www.gruppo-prime.com), e attraverso i fondi raccolti con le bomboniere solidali e con la mostra fotografica 12x60. Grazie a questo programma i bambini seguono le lezioni (molti con risultati proprio positivi!), fruiscono del pasto giornaliero che Aidworld garantisce loro, ed i genitori di questi piccoli sono intenzionati a farli proseguire nel loro percorso di apprendimento.
Sembrano successi modesti ma in realtà, visto il contesto, sono importanti mete raggiunte. Fino ad un anno fa, infatti, nessuno di questi 52 bambini frequentava la scuola. Dal mese di ottobre invece, da quando cioè il progetto è stato avviato, la loro giornata è molto cambiata: hanno un pasto giornaliero e delle lezioni da frequentare con tante nuove cose da imparare.
Ma i progressi non si fermano qui! Prima della nostra visita le lezioni di informatica previste nel programma scolastico erano esclusivamente teoriche: si parlava del computer, della sua importanza, delle potenzialità di comunicazione, dell'utilizzo del macchinario... senza che gli studenti ne avessero mai visto uno! Per questo, ritenendo fondamentale dare ai giovani studenti del villaggio i necessari strumenti di formazione, abbiamo deciso di dotare la Junior High School di Akwidaa (equivalente alla nostra scuola media) dei mezzi informatici di base, acquistando 5 computer completi di accessori (stabilizzatore, schermo, speekers etc). Per consentire il funzionamento dei pc abbiamo inoltre dovuto provvedere alla fornitura della corrente elettrica di cui la scuola era completamente priva, dotandola di un generatore. Questa spesa è stata sostenuta grazie agli ultimi contributi raccolti con le bomboniere solidali.
Durante la nostra permanenza nel villaggio abbiamo incontrato i bambini e i loro genitori e parenti, per verificare la percezione e il gradimento del progetto da parte della comunità. L'incontro è stato a dir poco sorprendente per il grado di partecipazione della popolazione locale, prodiga di interventi e di ringraziamenti nella lingua d'origine.
La situazione sul posto non è certamente delle più semplici. Il 40% della popolazione si trova al di sotto della soglia minima di povertà di un dollaro al giorno. L'attività che sostiene il villaggio è quasi unicamente la pesca, ma la stagionalità del settore ittico comporta un elevato livello di disoccupazione nei restanti mesi dell'anno. Questo, insieme alla mancanza di collegamenti stradali, all'assenza di elettricità, e alla difficoltà di approvvigionamento di acqua, determina una condizione di povertà diffusa.
Non è facile raccontare a parole ciò che si vive in quel contesto. Però la positività dei nostri sforzi e dei risultati ottenuti grazie al progetto traspare dai volti della gente di Akwidaa, dagli occhi dei bimbi, da quel pizzico di serenità ritrovata e trasmessa nei loro giochi.
Questo ci basta per andare avanti... sempre e nonostante tutto!!!